![Brexit](https://www.romaoggi.eu/wp-content/uploads/2016/06/brexit-1.jpg)
Brexit o Brexin? Il referendum del 23 giugno può cambiare le sorti dell’Europa unita.
Giovedì 23 giugno 2016, si gioca una partita davvero importante per la Gran Bretagna e l’Europa intera. Inutile rimarcare l’importanza della Gran Bretagna per la storia Europea anche se dalla seconda guerra mondiale in poi ha tenuto una posizione “ distinta “ dalla cosiddetta Europa core che ha poi dato vita alla moneta unica. Gli Inglesi sembrano intenzionati ad accettare una pesante recessione, pur di evitare la burocrazia di una Bruxelles a trazione tedesca.
Difficile dar torto a chi afferma che, tranne la Germania, solo i paesi che non hanno adottato la moneta unica crescono ad un ritmo accettabile.Il vero rischio è che altri paesi provino ad imitare la Gran Bretagna. Come stima il FMI, http://www.imf.org, l’economia britannica rischia un calo del PIL tra l’1,5% ed il 5,6%, una svalutazione della sterlina del 15 % / 20% e un brusco calo del proprio indice di borsa.
![sterlina inglese](http://www.romaoggi.eu/wp-content/uploads/2016/06/sterlina-inglese-300x213.gif)
Persino il fiore all’occhiello dell’economia britannica, la City finanziaria di Londra, si sta preparando all’evento. Sembra infatti che molteplici banche d’affari stiano per traslocare a Parigi o Francoforte, licenziando migliaia di persone.
Che la partita sia importante lo dimostra anche il pesante e barbaro clima che ha raggiunto la campagna elettorale anglosassone al punto che nei giorni scorsi la deputata laburista Jo Cox è stata uccisa da un’estremista nazionalista.
![borsa inglese](http://www.romaoggi.eu/wp-content/uploads/2016/06/borsa-inglese-300x213.gif)
Inutile dire che il fragile ciclo economico in atto ne risentirebbe quasi altrettanto, innescando pericolosi ribassi su tutti i principali listini mondiali. Le principali Banche Centrali mondiali sembrano gia’ d’accordo nel coordinarsi e nel non fare mancare al sistema finanziario la liquidità necessaria, in caso di Brexit. La speranza è che prevalga il buonsenso ed in questo caso lo status quo.
Una cosa è certa l’Europa così com’è non funziona. Prendiamone atto e riformiamola con lungimiranza!
Articolo di Andrea Vedovati