Nessuno dei 150 conducenti del trasporto per i diversamente abili è stato riassunto
Il servizio di trasporto per i diversamente abili dal 27 luglio ha cambiato gestore, «però senza riassumere gli autisti», ha denunciato la Fit-Cgil, che lunedì ha portato i lavoratori e le famiglie degli utenti davanti all’Asl Roma 1 per manifestare il loro dissenso.
Le Soc. Meditral e la Coop Fausta gestori uscenti del servizio di trasporto utenti disabili ex. art. 26 hanno ritenuto opportuno non partecipare alla procedura aperta per l’affidamento del servizio indetto dalla ASL ROMA 1, in quanto l’importo a base d’asta non permetteva la sostenibilità adeguata dell’appalto ai limiti dei costi, imposti dai revisori dei conti interni.
La gara, suddivisa in due lotti, aveva un importo complessivo biennale di 5 milioni e 340 mila euro. L’aggiudicazione è stata decisa “mediante applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo», scrive l’Asl Roma 1. Però gli operatori per il trasporto per i diversamente abili, ricevuti circa due settimane fa in Regione dopo una manifestazione di protesta, hanno già segnalato che «nel bando hanno dimenticato di inserire nell’elenco dei lavoratori 50 tra autisti e assistenti. Inoltre non sono stati considerate le esigenze particolari di alcuni utenti, che attualmente dispongono di 7 trasporti individuali.
Come più volte comunicato alla ASL il capitolato non prevedeva il numero di 50 dipendenti in carico alla Soc. Coop. Fausta e quindi l’importo non era adeguato al personale impiegato.
L’omissione ha comportato un limite alla concorrenza penalizzando le società Meditral e Fausta che da oltre 15 anni espletano il servizio.
La Meditral e la Fausta hanno già comunicato alla ASL che vigileranno su tutti gli atti amministrativi con riserva di tutelarsi nelle sedi opportune.