“La foto del giorno” di martedì 10 agosto 2021 dal titolo “I cocomeri che salvezza”, ci è stata inviata da Eva D’Aria, Roma. Invia la tua foto del giorno al whats app 3316379346.
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Il commento di Pina Ianiro
Che Agosto sia il mese più caldo si sa, inoltre ci stiamo avvicinando al solleone di ferragosto è chiaro che non possiamo aspettarci temperature miti, ma neppure il caldo feroce di questi giorni, accentuato dal tasso impressionante di umidità.
Questa settimana, come previsto dai meteorologi, è iniziata così, con temperature che non danno scampo a causa di un campo di alta pressione sub-tropicale e questo pare che non sia ancora il clou! Sono attese temperature che dicono sfioreranno i 45° al Sud.
Finché si può stare in casa senza far altro se non oziare refrigerati a dovere, oppure immersi nell’acqua del nostro bel mare, o ancora nel verde delle montagne … tutto bene, il problema esiste per chi non solo resta a casa e in città, ma deve anche darsi da fare per svolgere tutte le consuete attività quotidiane.
Allora si diventa rabdomanti dell’ombra, mentre l’asfalto rovente fonde sotto le suole delle scarpe. Ogni passo diventa conquista, conduce verso la liquefazione e da lì … si evapora. Una sorta di elevazione dell’anima in versione rudimentale, tipo: non abbiamo altra scelta se non essere zen.
Se non si ha la fortuna di un parcheggio coperto entrare in macchina diventa un esercizio mistico che comporta un altissimo dispendio di concentrazione per convincersi a poterci riuscire, roba che camminare sui carboni ardenti sarebbe una passeggiatina da dilettanti. Non è da tutti immolarsi in un forno a quattro ruote, al limite si potrebbe improvvisare uno spettacolo magipirotecnico entrando in compagnia di una bustina di mais, sai che scoppiettare?
E la sete … la sete dei beduini del deserto, quell’arsura che arriva a rendere la lingua felpata tanto che solo per contegno non la tiriamo fuori, penzolante come gli amici a quattro zampe assetati.
I miraggi tra un marciapiede e l’altro o guardando il punto di fuga della strada all’orizzonte, non prevedono le belle oasi del deserto, sono solo rifrazioni allungate e distorte di immagini metropolitane, un effetto fata morgana tra il grunge e l’underground più inquietante che invitante.
A un tratto si inizia davvero ad avere visioni … cammelli e dromedari, dune e deserto, un immenso deserto, dove l’acqua è l’unico desiderio.
Ecco cosa deve aver provato Eva d’Aria, autrice di questo dissetante scatto, prima che le apparisse come un miraggio questa oasi di verdi cocomeri.
“I cocomeri … che salvezza!” Deve aver pensato a voce alta l’autrice innanzi a questa notevole esposizione di cocomeri immortalata sull’Appia a Minturno (LT).
Come resistere a questa promessa di idratante ristorazione? Solo vederli innesca l’idea di essere in parte salvi dalla calura, confortati da un rinfrescante e profumato tuffo di gusto che riuscirà a dissetarci, finalmente.
© Pina Ianiro
Redazione ed editing fotografico a cura di Alessandro Lisci
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Pina Ianiro nasce a Caserta, laureata in Sociologia. Vive a Roma e lavora come editor anche se preferisce definirsi “curatrice di manoscritti” e porta avanti la sua passione per la letteratura e l’arte. Ha pubblicato i romanzi:“Il cubo bianco” (Giulio Perrone LAB), “Quanto ci mette la neve a cadere” (L’Erudita) e una raccolta monografica di racconti e poesie “Amore: maneggiare con prudenza” (L’Erudita). Oltre che autrice è ghostwriter. Gestisce il blog http://www.pinaianiro.blogspot.com .
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