“Paesaggio contemporaneo”… di Ljdia Musso

In Calabria brucia la pineta di siano

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Paesaggio Contemporaneo @Ljdia Musso

Paesaggio contemporaneo

“Queste mani non verranno mai pulite?”

Macbeth, W. Shakespeare

Quello che si può contemplare avvicinandosi alla pineta di Siano è un enorme buco nero asfittico che risucchia e paralizza lo sguardo di chi lo rimira, quasi si avesse di fronte una moderna Medusa. Il fuoco ha continuato a bruciare per due giorni arrivando a raggiungere dimensioni devastanti.

Si prova un sentimento di sgomento e paralisi di fronte al risultato perché quello che si sta contemplando, lungi dall’essere un mero paesaggio deturpato, è testimonianza da un lato dell’effetto dell’azione degli uomini-scoria in una natura altrimenti pittoresca e dall’altro dell’irrazionalità caotica che anima i paesaggi interiori dell’essere umano.

Paesaggio dunque è la parola chiave per comprendere ciò che ci troviamo davanti nella pineta di Siano.

“Paesaggio contemporaneo”, perché lontano dai paesaggi idilliaci e idealizzati tipici dell’iconografia inglese del XVIII secolo, questo paesaggio sembra riflettere in pieno la dissonanza, il conflitto tra uomo e natura che caratterizza l’attuale secolo.

Nell’età contemporanea, di fatto, la “Natura” che era il referente esterno della pittura paesaggistica è scomparsa dall’orizzonte umano rendendo il termine “paesaggio” addirittura anacronistico.

La dimensione della vita umana sempre più si svolge all’interno di scatole di cemento più o meno grandi, lontano dalla natura con cui l’essere umano sembra aver instaurato un rapporto conflittuale molto autodistruttivo.

Ho parlato anche di paesaggio interiore umano ed effettivamente tutta questa vicenda si potrebbe riassumere in una breve storia triste: per ogni essere umano che costruisce qualcosa di positivo ce n’è sempre almeno un’altro che cerca di distruggere quanto è stato creato.

E ancora, di fronte alla vista di questo posto brutalizzato mi torna in mente la vicenda dei Buddha di Bamiyan.

Come in quel caso mi sembra di assistere all’erezione di un monumento in negativo, creato dalla distruzione, un ossimoro tangibile che macchia le mani di chiunque si avvicini.

Un monumento dunque, memento mori della natura umana e soprattutto monumento ai soliti ignoti.

© Ljdia Musso

Redazione ed editing fotografico a cura di Alessandro Lisci 

alt tag pineta di sianoPaesaggio Contemporaneo, Pineta di Siano@Ljdia MussoLjdia Musso nasce a Catanzaro nel 1985.

Laureata in scienze della comunicazione e specializzata nella comunicazione e marketing

della moda e dei beni di lusso, si è formata nelle città di Roma, Barcellona e Parigi.

Dal 2019 vive in Italia dove porta avanti diverse attività.

Come fotografa e attivista ha organizzato in regime di autofinanziamento nelle principali città italiane 12 mostre personali di fotografía documentaria sul tema delle marginalità.

Ha ideato e organizzato la manifestazione Marginalità in agosto 2020 in collaborazione con l’associazione Emmaus Catanzaro, membro di Emmaus International.

Sempre come fotografa e attivista porta avanti un attività di Street art fotografica.

È arrivata finalista all’edizione 2020 del Foto festival España.

Il suo progetto marginalità è ospitato in maniera permanente con due gallerie fotografiche sul sito di Repubblica Milano.

Come fotografa partecipa al festival España e al TIFA, Tokyo International Photo Awards

Alcune sue foto sono entrate a far parte della Collezione “Mediterraneum Collection”

dell’Associazione Mediterraneum.

 

 

“Paesaggio contemporaneo”… di Ljdia Musso ultima modifica: 2021-08-12T23:32:49+02:00 da Alessandro Lisci