La ballata della Befana 2022…di Paola Ortensi…foto Giovanni Gallucci

Redazione ed editing fotografico di Alessandro Lisci – Target Lab Ets

Ballata della Befana 2022

Sanificata la scopa, la gerla, le scarpe, il fazzolettone e perfino le zampotte dell’amico gattone la Befana che porta doni ai bambini, sogni e speranze ai meno piccini, iniziati ha i preparativi per attraversare con doni i cammini per cielo e mare, fino ai camini di città, borghi, paesi e paesini.
Questo è un anno problematico da affrontare, per non tradire gioia e spensieratezza che la Befana, va a portare.

Si tratta, per cominciare, di ridare a una parola il senso originale.

Positivo è ciò che va bene e non l’annuncio di una malattia chiamata pandemia, mentre negativo è ciò che ci piace cancellare.

Forse, per questo uso distorto del parlare usuale, che i linguisti han rinunciato di contrastare, da dove la Befana ha degli umani visione, questi gli appaiono in sovrana confusione: travolti, sorpresi, tristi isolati, disordinati, distanziati nei gesti e nel cuore, smarriti nei sentimenti complessi, impauriti da un futuro che percepiscono incerto, da difficile progettazione!
Strane, distorte, ovattate filtrano dalle mascherine incomprensibili frasi e parole: alterne, contraddittorie, e ancora troppe sapute scienziate, svariegate considerazioni.
Il rischio per i bimbi , che alla Befana stanno a cuore è, che in famiglia negativa non sia solo la malattia ma positiva piuttosto, la visione di un futuro, percepito dai bambini col malessere che da l’incertezza, l’inesattezza, l’insicurezza la costante messa in discussione di ogni idea di un domani progettuale.
C’è bisogno per crescere, per diventare grandi, di parole certe, positive rassicuranti, vibranti di gioiosità e curiosità futura. E allora oltre ai giochi alle calze piene di dolci, noci nocelle e gialli mandarini servono suoni, illusioni, gusti e sapori, profumi, visioni immagini curiose positive, qui si, del prossimo domani.
La gerla diviene allora piena non solo di giochi, al top della scienza e della fantascienza, sicuramente da ammirare, ma poi c’è frutta con la storia della pazienza del contadino, costruzioni col racconto del nonno falegname e dell’abilità del semplice muratore, tegami e tegamini per la fantasia in cucina, fotografie speciali della natura, degli animali, delle costellazioni che raccontano di macchine fotografiche col rullino manuale,prima dei cellulari, cannocchiali, telescopi micidiali, che guardano fino a nuovi pianeti stellari.

Libri che raccontano la scrittura e come dalle difficoltà l’umanità sia sempre uscita, forte della scienza e della voglia curiosa al futuro di guardare.

Storie che sanno di magia , di fede e d’incantamento come fu per gli amici Re Magi dietro alla Cometa, scelta da guida per trovare e portar doni al bambinello.

Forse la troppa sicurezza, pensa la Befana, la presunzione con cui, alla vigilia della pandemia l’umanita’ faceva mostra di se stessa, oggi fa fatica a restituirle l’umiltà che da’ positività, pazienza, ottimismo d’annata.

La Befana si raccomanda che bambini, giovani e ragazzi non possono pagare tale psicotico sbandamento. Bisogna dargli sicurezza. Così puntando a farsi ascoltare manda nelle calze dei bambini anche messaggi per i meno piccini ,quelli che sono già nonni e furono bambini.

A loro chiede di dedicarsi alle giovani creature e con loro giocare a un domani sicuro, magari iniziando dalla tombola dell’anno.

Nei numeri della cabala romana la Befana ricorda che 22 son le carrozzelle, quelle che in questo 2022 possono trottare puntando al futuro, e sognare di realizzare grandi imprese, girare il mondo o trovare semplici, e comunque sempre dolci amate caramelle.

Per finire sottolinea la Befana che quest’anno, nelle calze bandirà il carbone visto che nell’ecologica transizione si spera di abolirne l’uso e l’estrazione.

Al posto del carbone un seme di pianta o d’alberello da interrare e vederlo nel breve futuro spuntare.

Paola Ortensi  5 gennaio 2022