Cairo conquista il Corriere della Sera, vince il mercato

Cairo conquista il Corriere della Sera è la vittoria del mercato

Sono passati decenni da quando Gianni Agnelli diceva che negli equilibri di potere in Italia, la Fiat doveva sempre avere un’azione in più del secondo azionista del Corriere della Sera, http://www.corriere.it/Ci ha pensato l’avvento della moneta unica europea a scompaginare gli equilibri di potere italiani. Con l’euro, l’apertura ai mercati e poi la crisi economica.

Sta di fatto che RCS, proprietaria del Corriere, naviga da circa cinque anni in brutte acque in virtù della crisi economica, dalla crisi della carta stampata e di errori manageriali macroscopici.

Cairo - RCS
                                    RCS

La Fiat ha abbandonato da pochi mesi l’editoria italiana e il rimanente salotto buono di azionisti che gravita attorno a Mediobanca e IntesaSanPaolo, hanno cominciato a farsi la guerra.

Cairo editore, aiutato da Intesa, ha lanciato un’offerta pubblica di scambio su RCS ed ha avuto la meglio sulla cordata antagonista che si era affidata al tentativo di offerta pubblica di acquisto formulata dall’imprenditore Bonomi per conto di Mediobanca ed amici. Cairo ha convinto i fondi di investimento stranieri e gli investitori istituzionali della bontà del proprio progetto.

Cairo
                                  Cairo

Il 15 Luglio è una data che sarà ricordata a lungo nella storia del capitalismo italiano. Cade uno dei principali pilasti del cosiddetto “Capitalismo di relazione” dei salotti buoni italiani, che tramite “scatole cinesi” e “patti di sindacato” ha retto gli equilibri di un capitalismo, dove le azioni “ si pesavano” e non si contavano.

L’introduzione dell’euro ha sconvolto l’economia italiana, del tutto impreparata, ma ha portato benefici in termini di democrazia economica. Infatti come certifica il capo della Consob, Giuseppe Vegas nella sua ultima relazione annuale il capitalismo di relazione si sta pian piano sgretolando.

Ormai la maggioranza dei pacchetti azionari delle aziende italiane quotate a Piazza Affari sono detenute in larga parte da fondi di investimento internazionali e investitori istituzionali. E’ vero che per ora il controllo rimane negli azionisti storici, ma non per molto. Tutto ciò aumenta la trasparenza e la democrazia economica.

Benvenuta democrazia economica!

Articolo di Andrea Vedovati

 

Cairo conquista il Corriere della Sera, vince il mercato ultima modifica: 2016-07-26T15:10:03+02:00 da Flavio