Il Liceo Antonio Meucci di Aprilia, ospita per la giornata dell’8 marzo, Pino Nazio, scrittore, sociologo giornalista Rai.
Una serie di iniziative di alto profilo culturale si sono svolte questa mattina presso il Liceo Antonio Meucci di Aprilia dinanzi ad una folta popolazione studentesca che ha polarizzato l’attenzione sulla giornata internazionale della donna parlando sia di diritti acquisiti che di femminicidio. Ad aprire il sipario, la proiezione del film Suffragette, il film uscito nel 2016 del regista Sarah Gavron, ambientato nella Gran Bretagna del 1913, che vede come protagoniste le prime donne battaresi e lottare per la conquista del diritto al voto.
Il programma della mattinata, ben articolato dalle docenti refenti del progetto, tra cui Annarita Boscherino, ha previsto la proiezione del film per le classi del biennio, che si è conclusa con il dibattito aperto dal giornalista, scrittore e sociologo, Pino Nazio.
Nella seconda parte della mattinata invece, ad aprire la scena con gli studenti del triennio, è stato un lavoro presentato dagli alunni del 4U, dove si è iniziato a parlare di violenza. Il tema, filo conduttore di tutta la manifestazione è stato infatti il femminicidio. L’associazione >Antigone di Albano, ha relazionato sugli aspetti giuridici e legali legate delle vicende che vedono vittima le donne, e carnefici gli uomini. Gli aiuti possibili, gli inetrventi, i segnali che fanno capire di trovarsi di fronte ad un ” Orco”, sono tanti e vanno dichiarati, confidati e denunciati.
A seguire, la presentazione del libro ” All’ombra di caino”, da parte della coautrice Lorella Iaci e Pino Nazio, autore insieme a Cristina Cerrato del medesimo. Un libro che racchiude una serie di storie crudeli di femminicidio, da Serena Mollicone a Sara di Avetrana, o di Rossella la bambina che a 9 anni subisce le molestie da parte di un amico intimo di famiglia, tutte storie di immediata lettura ma che raccontano di come il mostro, è sempre uno di famiglia, legato alla famiglia, un conoscente, dove l’appartenenza geografica o il colore della pelle, non c’entra niente.