LA GUERRA DEI DAZI. ERRORE ECONOMICO PERICOLOSO, PER ORA SOLO PROPAGANDA ELETTORALE.
Donald Trump li aveva promessi in campagna elettorale ed eccoli serviti. La guerra dei dazi tra USA e Cina, servono a Trump per recuperare qualche consenso tra coloro che l’hanno votato nel 2016 ma che sono rimasti delusi dal suo primo anno di governo.
Da quando nel 1995 la Cina è entrata nel WTO, la Cina ha inondato il mondo con i suoi prodotti a basso costo, abbassando il livello generale dei prezzi al consumo, ma mettendo in difficoltà quei settori occidentali ad alta intensità di manodopera.
Ricordiamo, che secondo la teoria del vantaggio comparato, un’area di scambio si specializza nella produzione di un bene e poi lo scambia con altre aree e con altri prodotti, aumentando il proprio benessere.
In pratica, si è verificato un vero e proprio tacito scambio : gli Usa comprano prodotti cinesi e i cinesi reinvestono gli utili in titoli di stato USA.
Questa in sintesi l’equazione che ha retto gli ultimi 25 anni di globalizzazione commerciale e finanziaria mondiale. Giganteschi guadagni e giganteschi squilibri, che hanno portato Trump e i cosiddetti populisti al governo in molti paesi.
Gli squilibri ci sono davvero ma i danni che una vera e propria guerra commerciale potrebbero arrecare all’economia mondiale sarebbero davvero tragici se Trump andasse fino in fondo.
Le cifre in questione, per ora sono simboliche, ma meglio fermarsi qui per non creare davvero problemi all’economia mondiale, ormai sempre più interconnessa e interdipendente.
Sarebbero, come sempre, i meno abbienti a soffrire maggiormente da una recrudescenza tragica delle frizioni nei rapporti tra USA e Cina.
Pensate cosa succederebbe se i cinesi per ritorsione vendessero i titoli di stato Usa accumulati in questi anni: tassi alle stelle. Nella storia si sono sempre succeduti periodi di globalizzazione e periodi di protezionismo. Ma una cosa è sicura per la prosperità globale.
Più commercio libero c’è e meglio è per tutti!
analisi di Andrea Vedovati