GRANDE SUCCESSO PER “LA CONTESSA DI SALASCO” DI MARIA DELFINA TOMMASINI

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Maria Delfina Tommasini, Dott.ssa Emanuela Scanu e l'attrice Natalia Simonova

Grande successo il 27 febbraio nella redazione di Romaoggi.eu per la presentazione del libro “La Contessa di Salasco” della talentuosa scrittrice Maria Delfina Tommasini. Presenti molti colleghi della stampa, ospiti illustri ed  amanti della lettura. Molto interessante, durante la conduzione ad opera della giornalista Rai Antonietta Di Vizia, l’analisi psicologica del personaggio realizzata della Dott.ssa Emanuela Scanu che ha dato un valido contributo alla identità della protagonista del libro ovvero la contessa di Salasco. Intense ed appassionate le letture di alcuni brani del libro magistralmente interpretate dall’attrice Natalia Simonova, che in teatro da anni porta in scena storie di donne che hanno cambiato la storia dall’800 ad oggi.

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Maria Delfina Tommasini e Rossella Ronconi

Super ospiti della serata: la cantante Naira -Samantha Innocenti in uscita con il suo nuovo video “Sale ed Assale”, l’editore di Inciucio.it Giò Di Giorgio, la direttrice della rivista “Tempo Libero” Rossella Ronconi, la Miss Elisabetta Viaggi, la scrittrice Alessandra Giacomini e la psicologa Daniela D’Urso.

La contessa di Salasco donna del Risorgimento italiano, per lo più sconosciuta al grande pubblico è rivissuta ieri sera nei racconti e nei dettagli appassionanti della Delfina Tommasini, che in questo libro porta alla luce la storia romanzata di una nobildonna affascinante e anticonformista che ha vissuto l’epopea del Risorgimento.

Maria Delfina Tommasini e Elisabetta Viaggi

Analisi psicologica realizzata dalla Dott.ssa Emanuela Scanu, ha svelato lati nascosti della protagonista del libro e a lei abbiamo chiesto:

Chi era sotto il profilo psicologico la Contessa di Salasco?

“Maria Luisa Alessandra Flavia Canera, Contessa di Salasco è stata una donna realmente vissuta nata  nel 1830, ma quella che vado ad analizzare è la versione romanzata della Contessa presentata da Maria Delfina Tommasini nel suo ultimo romanzo. Non è possibile fare una analisi psicologica senza svelare almeno in parte la storia poiché bisogna partire dalla nascita per comprendere i perchè delle azioni e come si è arrivati alla fine. Quello che sappiano è che la sua nascita è avvenuta nella tenuta dei genitori al Torrione a Pinerolo, nei pressi di Torino: questo è un dato importante perché sarà proprio nella proprietà dei genitori ad evidenziarsi la natura ribelle di Maria. Probabilmente nascere donna e primogenita è stato il primo problema (non viene riportata neanche la sua data esatta di nascita si sa solo che dovrebbe essere stata ad agosto!) ad una bambina non venivano prestate tante attenzioni e spesso finivano gestite dalle governanti.  Già in tempi così remoti l’autostima ne avrà risentito. Da piccola chiede un pony, nasconde la bambola nella stalla, ama duellare con una spada di legno e cavalcare, diventa amica e gioca con il figlio del fattore. Probabilmente non si è mai sentita amata ed apprezzata ed ha usato questi comportamenti ribelli per farsi notare (ma che hanno provocato reazioni opposte!) e alla fine sono divenuti un’abitudine. Oggi la definiremmo in modo benevolo “maschiaccio”, ma per l’epoca era un comportamento inaccettabile tanto da spingere i suoi a trasferirla prima a Parigi e poi a Londra. La sua adolescenza risalta ancora di più questo carattere ribelle ed inizia a provare curiosità e passione prima verso il figlio del fattore e poi verso i vari uomini che ha incontra di cui spesso è lei a provocare le attenzioni specie quando si trova lontano da casa e può più facilmente sfuggire al controllo.

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Naira e Maria Delfina Tommasini

Una donna colta e di gran fascino, curiosa ed intelligente, ma sempre schiava di passioni momentanee che appaga senza mai pensare alle conseguenze. Anche il matrimonio è una passione passeggera che dura appena un anno e terminato prima della nascita della figlia per la quale non ha provato mai nulla, durante i primi mesi di gravidanza ha fatto di tutto per provocarsi un aborto, e che in seguito abbandonerà. Una donna dove la femminilità è espressa solo nell’atto sessuale e nei brevi attimi della seduzione, ma mai donna vera, non mamma, non moglie. Non usa neanche il suo corpo per ottenere vantaggi, lo usa e basta quasi non fosse il suo. Non c’è mai un pensiero di riflessione sui suoi comportamenti solo un agito continuo non c’è mai un vero interesse per un uomo di cui a volte subisce un fascino passeggero. Lo stesso accade con la politica in cui si è inserita più per curiosità e voglia di emozioni più che per un vero sentimento patriottico. Una donna che per posizione ed intelligenza avrebbe potuto lasciare ai posteri molto di più di quello che ha lasciato (un baule con dei cimeli?) un periodo storico importante costellato da personaggi che hanno fatto l’Italia e che lei ha avuto l’occasione di incontrare.

Una donna che ha allontanato la famiglia di origine, il marito, la figlia, ha sperperato denaro incurante dei debiti. Una donna che alla fine della sua vita si ritroverà sola ed in povertà con la mente annebbiata circondata da gatti ai quali non ha nulla da dare da mangiare. Non c’è mai neanche il raggiungimento di una vera maturità neanche la maternità mitiga il carattere. Si sente stretta in regole ed obblighi ed il suo continuo impulso è sempre quello di scappare. Cambierà spesso anche il suo nome per non essere riconosciuta (la sua fama negativa la precedeva!). Un’identità instabile data dalla mancanza della famiglia che ha dovuto prenderne le distanze, ed una sua incapacità di fondo di mantenere rapporti duraturi con le persone che la circondano. Neanche con i fratelli ha mantenuto il minimo rapporto, mai un’amica con cui confidarsi e confrontarsi. Probabilmente si è sentita più sola di quello che lei stessa ha mai avuto modo di provare. Sembra infatti che neghi continuamente le sue emozioni continua ad andare avanti senza mai imparare nulla dalle proprie azioni. Oggi la definiremo una egocentrica”. 

REDAZIONE

GRANDE SUCCESSO PER “LA CONTESSA DI SALASCO” DI MARIA DELFINA TOMMASINI ultima modifica: 2020-02-28T14:13:36+01:00 da Antonietta Di Vizia