Come cambieranno le abitudini alimentari nella fase 2?

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Come cambieranno le abitudini alimentari degli italiani nella fase 2?

E venne il giorno che si barattava al mercato nero un pezzo di lievito, gli scaffali della farina tristemente vuoti e per fare la spesa si facevano lunghe file…”

Non è il ricordo dei tempi della guerra raccontato da qualche nonno, ma la triste realtà vissuta da tutti noi in questa quarantena forzata dovuta alla pandemia di CoVID 19.

 

Un’ esperienza davvero più unica che rara per noi cittadini abituati a fare la spesa quando ci pareva, ad andare al ristorante per vedere gli amici o passare alla tavola calda se non ci andava di cucinare. Costretti in casa, almeno per il primo mese, abbiamo dato il nostro meglio in cucina. In fondo la famiglia era tutta lì riunita cosa davvero rara con l’organizzazione dell’italiano medio in cui all’ora di pranzo si è quasi sempre tutti fuori. Per far passare il tempo ai bambini si facevano torte e biscotti ed il fine settimana la preparazione di pizza e focacce dava una parvenza di libertà e trasgressione! Il momento della spesa era vissuto come un incubo tutti bardati dalla testa ai piedi per non venire a contatto con il virus, c’è chi tirava a sorte il componente della famiglia destinato all’ingrato compito e chi aveva iniziato a fare la spesa ogni 10 giorni con un foglietto che indicava gli alimenti in ordine di presentazione nel supermercato per evitare perdite di tempo, ma nel carrello finivano inevitabilmente tanti cibi “compensatori” come biscotti e cioccolato.

Ecco che, nel giro di poco meno di due mesi, secondo uno studio della School of management di Milano su un campione di 1000 persone, il 40% degli italiani ha preso peso, soprattutto le donne! Complice il diminuito dispendio energetico, ma sicuramente la maggiore ingestione di cibo: in particolare pane, pasta e dolci.

Dopo il primo momento di entusiasmo gli Italiani sono rinsaviti e hanno iniziato a fare la spesa ogni 3-4 giorni per fare il pieno di alimenti freschi come il pane, la frutta e la verdura. Mentre noi umani eravamo in lockdown la natura non ha smesso di esistere e anzi a dire il vero non avevamo una primavera così bella da molti anni! Minore diminuzione di gas tossici? Fatto sta che dalle mele e banane di marzo ora nel reparto ortofrutta sono arrivate le albicocche, le fragole, e vicino ci mettono sempre la bomboletta della panna, (AIUTO!) , le pesche e ho visto le prime ciliegie. 

Eccetto per qualche errore di percorso per effetto della gola ci stiamo tutti orientando verso una alimentazione più sana ed equilibrata e sono certa che i chili presi durante queste giornate se ne andranno velocemente come sono arrivati aumentando l’attività fisica e riducendo piano piano l’introduzione del cibo.

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Dott.ssa Emanuela Scanu

Psicologa esperta in disturbi dell’alimentazione e coach alimentare

Autrice del libro Dimagrire una scelta consapevole ed. campi di carta 2013

www.emanuelascanupsicologa.com

Come cambieranno le abitudini alimentari nella fase 2? ultima modifica: 2020-05-19T10:37:11+02:00 da Emanuela Scanu