RI-EDUCARE IL CERVELLO AFFAMATO- by Emanuela Scanu

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RI-EDUCARE IL CERVELLO AFFAMATO- by Emanuela Scanu

Nello scorso mese abbiamo parlato delle origini del cervello affamato ed ora è il momento di vedere se esistono strategie che possono aiutarci a contenerlo. Infatti il cervello affamato trova di fronte a sè diversi ostacoli se non vuole aumentare di peso! Non sempre evitare certi cibi ottiene l’effetto desiderato: meccanismi perversi fanno sì che più neghiamo un cibo più il nostro cervello lo richiederà. 

Il segreto sta sicuramente nel comprendere nel modo adeguato gli stimoli che provengono dal mondo interno e quelli dal mondo esterno.

Il mondo interno ci trasmette dei segnali che spesso interpretiamo come fame, ma molto più spesso mangiamo per noia, per stanchezza, perché delusi o arrabbiati. Queste ultime modalità non hanno nulla a che vedere con la fame biologica è una fame emotiva e neanche quintali di cibo la potranno colmare!  A volte ci sono segnali esterni come odori, la vista di un cibo o anche solo il parlarne che fanno venire l’acquolina in bocca. Questi sono i cibi trigger: gli inneschi a determinati comportamenti che con la fame non hanno niente a che vedere.

E’ molto importante comprendere questi stimoli. Ascoltare le nostre vere emozioni è il primo passo per cambiare le nostre azioni. Mangiare in modo consapevole è davvero l’ABC altrimenti è solo un riempirsi la bocca!

 

Se ci accorgiamo che siamo frustrati per via del lavoro o di una relazione poco appagante mangiare di più non risolve il problema, anzi poi si ingrassa, non ci si piace e si è sempre più frustrati! L’unica alternativa è cercare una soluzione al problema, attivarsi affinchè la vita possa migliorare attraverso i nostri sforzi. Se siamo stressati e ci ingozziamo di cibo spazzatura porteremo il corpo a maggiori livelli di stress. Cortisolo, insulina, glicemia impazziscono con ripercussioni sul corpo, ma prima di tutto sulle sensazioni…e non sono piacevoli!

Impariamo a riconoscere il senso di pienezza che è diverso dalla sazietà. Impariamo a mangiare cibi poco elaborati per permettere al corpo di inviarci i giusti segnali e noi riuscire a comprenderli. Impariamo a mangiare con la pancia e non con gli occhi!

Allontaniamoci da false credenze o abitudini familiari che possono limitarci quali: va finito tutto quello che c’è nel piatto, non deve rimanere nulla… basta prendere porzioni più piccole ed eventualmente servirsi ancora.

 

Imparare ad essere presenti in ogni momento della vita a cominciare dal momento del mangiare. Spesso si innesca il pilota automatico e non si fa caso neanche a cosa si mette in bocca. Essere consapevoli del momento presente è fondamentale per gustare al massimo il cibo sano che si sta mangiando o limitare il cibo spazzatura che si sta per introdurre!!

Se stiamo mangiando bene è bello vivere le sensazioni di un cibo sano, ben cucinato. Osservare, gustare prima l’odore e poi masticare vivendo tutte le sensazioni che le varie parti della bocca rilasciano. Le papille gustative sono disposte in modo da farci sentire in ogni spazio un gusto particolare: il dolce sulla lingua, l’amaro in fondo, il salato ai lati e l’acido ai bordi! Impariamo a sentire le varie sensazioni spostando il cibo nelle varie zone della bocca prima di ingoiarlo. Sentite la consistenza: è morbido, duro, croccante? 

Se invece state mangiando cibo spazzatura vi accorgerete che dopo pochi bocconi, in cui avete messo in atto la strategia precedente, il gusto da acceso si spegne e perde attrattiva. Le papille infatti se iper stimolate da uno stesso ingrediente dopo poco sono meno attive ed il cibo diviene meno appagante. Se mangiate lentamente (osservando, annusando, masticando piano e portando il cibo nelle varie aree della bocca prima di ingoiarlo!) mangerete sempre meno! Vi accorgerete che mangiando ed assaporando lo stimolo della sazietà arriva prima perché si è soddisfatti in tutti i sensi invece siete abituati a smettere di mangiare quando vi sentite pieni, ma in realtà non siete soddisfatti!

Imparate ad ascoltarvi!

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Dott.ssa Emanuela Scanu

Psicologa esperta in disturbi dell’alimentazione e coach alimentare

Autrice del libro Dimagrire una scelta consapevole ed. campi di carta 2013

www.emanuelascanupsicologa.com

RI-EDUCARE IL CERVELLO AFFAMATO- by Emanuela Scanu ultima modifica: 2022-03-15T15:56:57+01:00 da Emanuela Scanu