Sovrappeso e disordine: partner in crime-by Emanuela Scanu

alt tag alimentazione consapevole

Non fate quella faccia e siate davvero sinceri con voi stessi. Sebbene il disordine non sia caratteristica delle persone in sovrappeso nella mia pratica clinica questi due aspetti vanno letteralmente a braccetto.

Quando si mangia in modo confuso e non si fa attenzione a ciò che si mette in bocca anche il cervello si mette in stand by. Le cose da fare si accumulano, quella pila di panni da sistemare rimane lì. Si perde tempo sul lavoro e si dimenticano le cose. Il non avere tempo sembra la colpa di tutto invece è al cervello che va imputata la colpa. Diceva Virginia Woolf:  “Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene se non si è mangiato bene”.

Se mangi male, pensi male. Sì una è la conseguenza dell’altra e viceversa.  Non ho mai conosciuto una persona affetta da obesità o sovrappeso che avesse una vita organizzata ed una casa ordinata. Mai. Ogni singola persona si lamentava della confusione che regnava sovrana in casa e di avere problemi sul lavoro perché era sempre in ritardo con le cose da fare. 

Prima di insegnare a mangiare in modo corretto devo insegnare a vivere nell’ordine. Con il caos attorno non si riesce a fare nulla di sensato. Si sposta una cosa e poi non la si ritrova, ci si ricorda di cose che non si trovano e si fa prima a comprarle di nuovo.

Non si sa mai cosa fare per pranzo e cena e alla fine si mangia quello che c’è. Si apre il frigorifero e metà delle cose sono scadute o deteriorate. Non date la colpa al tempo. La giornata è di 24 ore per tutti. Alcuni le usano meglio altri no. 

 

Iniziate a fare un po’ di ordine attorno a voi riservando uno spazio ad ogni cosa, e non sta in piedi la faccenda (leggi scusa) delle case piccole, perché per quelle ci sono soluzioni anche a basso costo! Liberatevi del superfluo che sono certa ci sia in abbondanza. Dal frigorifero, alle dispense passando per l’armadio e altro…. Perché diamine dovete buttare le chiavi alla rinfusa quando rientrate a casa e borsa e cappotto nella prima sedia che trovate o peggio sulla cyclette che avete acquistato su internet con grande entusiasmo che all’arrivo a casa vostra ha cambiato destinazione d’uso trasformandosi in un attaccapanni?

Non lamentatevi poi che i vostri figli facciano lo stesso con gli zaini della scuola ed i giubbotti! Cercate di dare un posto fisso almeno a queste cose perché poi quando uscite ogni volta dovete fare una caccia al tesoro per ricercare le chiavi e la borsa ed il cappotto è stropicciato.

Se si impara che ogni volta che si è presa una cosa la si rimette a posto, non avrete sempre il phon sul lavandino (e relativi capelli sparsi in bagno) e quando vorrete indossare qualcosa non sarà ancora nel cesto dei panni da lavare (forse sono troppo positiva! Sarà ancora per terra accanto al letto dove l’avete lasciata una settimana fa!)

Una mia paziente si lamentava che quando entrava in casa trovava sempre lo stendino dei panni da ritirare e questo le creava confusione e alla fine non riusciva a combinare nulla. Le ho semplicemente proposto di mettere lo stendino in un posto meno visibile e di ritirare i panni appena asciutti così di non vivere nella confusione lo ha fatto per un periodo all’interno del quale anche la sua alimentazione era più ordinata. Poi un cambiamento familiare l’ha fatta ritornare al circolo vizioso di disordine mentale, ambientale ed alimentare. Un’altra si lamentava che la sera non trovava il pigiama perché non si ricordava mai dove lo aveva lasciato la mattina. Io le ho proposto di metterlo sotto il cuscino tutti i giorni e per imparare a farlo mi doveva mandare un messaggio prima di uscire di casa. Vi sembra assurdo? Questi sono solo due esempi di persone affette da obesità circondate dal caos, che pensavano nel caos e mangiavano nel caos. Non sto a raccontarvi di quelle che nel cassetto dell’intimo mettevano anche tovaglioli ed asciugamani “perché di là non c’è posto!” ed invece c’era solo un gran disordine e cose mischiate con altre. Queste persone come pensate che mangiavano? A caso come per tutto il resto della loro esistenza. Potrei scriverci un libro sull’argomento per quanto materiale ho a disposizione.

Passiamo ora a persone che stanno vivendo un periodo di sovrappeso. Come è la vostra alimentazione? E la vostra casa? Io non ho dubbi su cosa troverei venendovi a trovare. Vi sto scrivendo questo non per fare la “maestrina”, ma per farvi notare alcuni atteggiamenti che in modo perverso diventano causa di altri. Se vi accorgete che attorno a voi regna la confusione siete in tempo a riprendere in mano la situazione ed anche l’alimentazione ne beneficerà. Spazio libero ed organizzato intorno a voi corrisponde a pensieri liberi di fluire ed azioni coordinate. Io sono certa che funziona! Provateci e fatemi sapere!

alt tag sovrappeso

Dott.ssa Emanuela Scanu

Psicologa esperta in disturbi dell’alimentazione e coach alimentare

Autrice del libro Dimagrire una scelta consapevole ed. campi di carta 2013

www.emanuelascanupsicologa.com

Sovrappeso e disordine: partner in crime-by Emanuela Scanu ultima modifica: 2021-08-03T12:29:26+02:00 da Emanuela Scanu