Il successo di una dieta dipende dai “Pensieri Positivi”
Molti di voi hanno vissuto direttamente quanto sia difficile seguire una “dieta”. Una dieta restrittiva limita le scelte, è condizionata da molti fattori ed è normale volersi “ribellare” anche se spesso sappiano che è necessario. Poco importa se la dieta riguarda le complicanze di una malattia (diabete, insufficienza renale..),la preparazione ad un esame diagnostico o la perdita di peso: in ogni caso viene vissuta come una frustrazione.
Le persone che si rivolgono a me in genere hanno preso peso dopo o durante un periodo della loro vita difficile, altri mangiano male perché vivono la loro vita sempre di fretta e sono disorganizzati, altri perché mangiano sempre fuori casa, ma la maggior parte ha preso peso perché si sente stressata ed ha imparato a gestire lo stress con il cibo. Funziona fino a quando le zip non salgono e il bottone non si allaccia. In realtà questo è solo l’ultimo gradino di una strada sbagliata che state attraversando già da un po’. Il modo di mangiare riflette esattamente ciò che facciamo nella vita, come ci rapportiamo ai problemi e come ci rilassiamo.
Ecco una serie di frasi (frequenti!) che non dovrete più pronunciare affinchè la vostra dieta non sia un’imposizione, ma una scelta e quindi un successo.
- Lunedì comincio la dieta!
Niente di più sbagliato! Se hai deciso di seguire una dieta il momento migliore per cominciare è OGGI! La dieta deve essere vissuta come una scelta consapevole e non come una forzatura. E’ un processo di cambiamento che deve essere vissuto con curiosità ed energia. Un progetto per imparare a conoscere i propri bisogni e rispettarli. E’ normale avere delle resistenze: il cambiamento fa sempre un po’ paura, ma devono avere la meglio immagini che ci vedono già al traguardo e le sensazioni positive che ne derivano!
- Che comincio a fare, tanto non ce la farò!
Qualsiasi cammino intrapreso ha avuto un inizio. Non sempre è facile, lo si sa quando si inizia un viaggio. Qualche difficoltà si incontra sempre, ma la cosa importante è tenere a mente l’obiettivo e fare le scelte giuste per noi. Anche andando a Firenze potremmo fare delle deviazioni per incidenti o traffico, ma non rinunceremmo a raggiungerla solo per quello! Ci vorrà u po’ di tempo in più, ma si arriverà di sicuro. Lo stesso accade con una dieta: cene con amici, festività, disorganizzazione possono minare i vostri buoni propositi, imparare dai propri errori, capendo perché si è mangiato di più e male, permette di ri-prendere la strada giusta.
- Quando dimagrirò sarò felice, andrò a ballare, andrò al mare….
Frasi dal gusto amaro che trasportano i momenti salienti per la persona in una dimensione futura ed irreale. Neanche mentre si pronunciano quelle parole ci si crede davvero. La felicità non si può delegare ad un numero sulla bilancia. Siamo molto più di questo. Anche con qualche kg in più si può essere liberi e sereni: dipende dalle nostre scelte “anche sul cibo”. Apprendere un nuovo modo di pensare, essere consapevoli dei propri difetti e delle proprie necessità permette di fare le scelte giuste ed arrivare ad un cambiamento in modo graduale ed equilibrato.
- Tanto ormai… (dopo uno sgarro!)
La frase più pericolosa di tutte con la quale vi autorizzate a mangiare più del dovuto perché “tanto avete già fatto uno sgarro!” Se prima di cena vi siete trovate a rosicchiare biscotti, rimpinzarvi di Nutella davanti alla Tv o avete fatto merenda da Mc Donald non è certo il caso di metterci anche il carico da novanta! Mangiate una cosa semplice e ve la fate bastare! Un extra è un extra perché tale, se ripetuto è una abitudine! Toglietevi dalla testa anche il calcolo delle calorie! Sono importanti, ma molto peggio è sovraccaricare l’organismo con alimenti di provenienza molto diversa tra loro (non è mai indicato mischiare ad esempio famiglie proteiche diverse!) che rallenterà a digestione con rischio di pienezza e meteorismo.
- Domani digiuno (dopo uno sgarro)
Errore frequente perché se non c’è consapevolezza il rischio è sicuramente l’abbuffata. Non mangiare o fare attività fisica esagerata non sono pratiche utili ed inoltre si rischia di far attivare comportamenti ossessivi.
- In casa non tengo nulla altrimenti lo mangio
La strada della consapevolezza verso i propri bisogni non è stata ancora intrapresa, ma tenere in casa alimenti trigger non è un errore, perché in caso di “voglia” si rischia di fare impicci ben peggiori. Se non si ha a disposizione ciò di cui si ha voglia si inizia da una mela, poi si arriva al pezzo di formaggio, al pane fino a tutto ciò che si ha a disposizione, ma poi non si è soddisfatti perché se si voleva un biscotto di un certo tipo niente lo potrà sostituire! Il patto è mangiare un solo biscotto non tutta la scatola!
Dott.ssa Emanuela Scanu
Psicologa esperta in disturbi dell’alimentazione e coach alimentare
Autrice del libro Dimagrire una scelta consapevole ed. campi di carta 2013